I requisiti richiesti ad un pallet dipendono da come esso viene impiegato. E’ questo il primo principio che guida la norma ISO 8611, standard internazionale revisionata nel 2011, e riferita a tutti i tipi di pallet, siano essi di legno, di plastica, di cartone o di metallo.
La norma prevede tre modalità d’impiego del pallet:
- Soltanto accatastamento
- Accatastamento e scaffalatura,
- Movimentazione senza accatastamento e scaffalatura
Per accatastamento si intende la sovrapposizione di uno o più pallet carichi posti su una base piana, orizzontale e rigida.
Con scaffalatura porta pallet si intende il posizionamento di un pallet con il proprio carico sopra uno scaffale, dove esso viene appoggiato su staffe o longheroni che toccano una ridotta porzione della superficie totale del piano di appoggio del pallet.
La movimentazione si riferisce all’uso del pallet con le forche del carrello elevatore.
Il secondo principio applicato dalla norma è che i vari test previsti valutano soprattutto il comportamento alla flessione del pallet, verificano cioè la sua rigidità, quando esso è sotto carico ed impiegato secondo una delle modalità precedenti.
Al riguardo è di fondamentale importanza capire il concetto di forza/resistenza del pallet.
Per un pallet, il concetto di forza/resistenza è composto da due valori distinti:
- Il valore (in Kg) del carico ultimo di rottura del pallet (= robustezza del pallet)
- Il valore di flessione (in %) sia del pallet sotto carico che del pallet dopo la rimozione del carico (= rigidità del pallet)
Test A di laboratorio per determinare il valore della forza/resistenza o robustezza del pallet secondo la norma ISO EN 8611:
- Applicazione di un carico crescente sino a rottura del pallet oppure sino alla massima flessione, o freccia, consentita pari al 6% della lunghezza L
- Registrazione del carico di rottura
Test B di laboratorio per determinare il valore di rigidità del pallet secondo la norma ISO EN 8611:
- Applicazione di un carico costante minore o uguale al 50% del valore del carico di rottura, per un tempo di 2 ore, e registrazione della freccia che non deve superare il 2% della lunghezza L
- Rimozione del carico di compressione e registrazione della freccia dopo un’ora di tempo. Il valore non deve superare lo 0,7% della lunghezza L
Queste prove di laboratorio servono a definire il carico nominale del pallet che rappresenta “ la sua capacità di carico (in KG), assumendo un carico uniformemente distribuito sul piano del pallet”.
I due test a e b, che vengono effettuati impiegando una macchina di compressione, servono per definire il carico nominale che è specifico per ogni pallet. Per il suo calcolo si considerano i risultati dei test b sulla rigidità del pallet.